Centro Territoriale Permanente (Ctp) e Centro di Formazione Professionale (Cfp) richiesti a San Giovanni Valdarno.
Di che si tratta? “La novità è che da questo anno scolastico anche noi dell’Itis Galileo Ferraris possiamo rilasciare qualifiche professionali”.
E’ soddisfatto Aldo Pampaloni, preside del glorioso istituto sangiovannese che ha sfornato la maggior parte dei tecnici per l’industria locale. Sembra quasi un ‘diploma breve’. “Dopo il biennio, se non ci sono motivazioni per completare uno studio teorico di 5 anni, negli istituti tecnici e professionali toscani si può imparare un mestiere in pratica, iscrivendosi ad un corso professionalizzante che permette,tra l’altro, di adempiere all’obbligo scolastico e formativo. Dopo si può continuare verso un diploma ulteriore,avendo così due titoli implementanti da spendere sul mercato del lavoro”.
La Regione Toscana ha così risposto alla lettera aperta di 84 presidi.
Il dirigente scolastico ha inoltre candidato San Giovanni, in quanto dotata di ‘know how’ e facilmente raggiungibile,come sede dei nascendi Ctp, Centri Territoriali Permanenti statali, rivolti agli adulti. Si occuperanno di italiano per stranieri, alfabetizzazione in inglese ed informatica, formazione professionale.
A scuola, adesso, c’è speranza anche per gli “asinelli”. Non hai più voglia di studiare? Niente paura. La scuola ti insegna un buon lavoro. Poi sono sempre operativi i due Cpf ‘tradizionali’ del Valdarno: quello di San Giovanni Valdarno in Corso Italia 79 (telefono: 055940727). L’altro a Figline in via Pignotti 69 (telefono 055 9544171), gestito dall’Opera Madonnina del Grappa di Firenze e diretto da Argeo Pasqui.
Ci sono studenti che imparano meglio “facendo”, mettendo cioè le “mani in pasta” anziché stando a “scaldare il banco”. I giovani che non hanno le inclinazioni, le attitudini o, più semplicemente, le motivazioni per impegnarsi in un metodico studio teorico delle discipline scolastiche, perdono infatti tempo e autostima restando parcheggiati in un istituto superiore, invece di mettersi alla prova là dove potrebbero essere aiutati a far emergere i propri talenti.
Ci sono ragazzi che hanno bisogno, per “ripartire”, di scoprire che comunque valgono e sono capaci di fare; questo può consentire loro, tra l’altro, di rientrare successivamente nel sistema di istruzione fino al completamento del regolare corso di studi. Perché, allora, tenerli a forza in una scuola superiore, soprattutto quando esistono nel nostro paese - nel pur variegato mondo dei Centri Formazione Professionale - numerose realtà, anche di antica tradizione, che hanno comprovate capacità educative e sicure competenze formative?
A questo avrà pensato Aldo Pampaloni, il preside dell’Itis “Galileo Ferraris” di San Giovanni Valdarno quando ha firmato il 25 marzo scorso assieme ad altri 83 presidi toscani una lettera aperta rivolta ai partiti in prossimità delle elezioni, per rilanciare i Cpf toscani. Firmata “Gruppo di Firenze” per la scuola del merito e della responsabilità, vedeva altri firmatari valdarnesi: Valerio Vagnoli, dell’ Istituto superiore “Giorgio Vasari” di Figline Valdarno; Mario Sladojevich, cavrigliese, dell’Istituto tecnico Agrario e professionale per l’Agricoltura di Firenze;Daniela Nuti, dell’Istituto comprensivo di Reggello; Anna Pezzati, del Circolo didattico di Rignano sull’Arno; Fabrizio Poli, dell’ Istituto Superiore “ Guglielmo Marconi” di San Giovanni Valdarno; Giovanni Parente, della Scuola media “Leonardo da Vinci” di Figline Valdarno”
I Cpf servono. La riprova? Ecco una letterina dello studente Gianni resa nota dal preside Vagnoli:
Tutto ricomincia da zero .Niente da fare, avevo fallito anche questa volta. La scuola non la sopportavo proprio, naturalmente sarei bocciato anche quest’anno e sono sicuro che i miei non l’avrebbero digerita, mi sembrava tutto finito finché la bella notizia arrivò: un corso speciale di pasticceria con un mucchio di ore pratiche e poca teoria. Wow sembrava veramente un sogno, l’unica cosa che guastava era: i miei avrebbero acconsentito? Tornai a casa tutto contento del mio progetto e miracolosamente acconsentirono senza obbiezioni. Dio esiste, e questa è la prova! Qualche giorno dopo incominciai il corso e fortunatamente stà andando alla grande; ho professori bravi, compagni ancora meglio, e i miei voti stanno andando bene, che voglio di +. Morale. A volte ripartire da zero è veramente positivo.
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